Crisi climatica, poche ore di sonno a causa del caldo: lo studio
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La crisi climatica oggi come oggi diventa sempre più importante e problematica con danni alla salute piuttosto notevoli. Uno studio pubblicato da alcuni scienziati mostra come il riscaldamento globale sia responsabile delle scarse ore di sonno e questo può causare il rischio di malattie fisiche e mentali.
Non solo, poche ore di sonno riducono le prestazioni cognitive, la produttività, tutte le attività essenziali che ogni essere umano svolge, e molto altro; dormire poco determinerebbe anche un calo delle difese immunitarie, problemi cardiovascolari, depressione, rabbia e soprattutto alimenta il più pericoloso di tutti: l'istinto suicida.
Quelli appena elencati non sono effetti da prendere sottogamba, ma sono una serie di mattoni che costruiscono la nostra quotidianità.
La causa di una peggiore qualità del sonno è dovuta proprio all'aumento delle temperature, se pensiamo alle nottate estive passate a girarci e rigirarci sul cuscino perché fuori ci sono trenta gradi e dentro la stanza il doppio naturalmente il nostro corpo tenderà a stressarsi sia fisicamente che mentalmente dormendo molto meno.
Come le temperature influenzano il sonno
Secondo alcune analisi effettuate dagli scienziati le temperature influenzano già il nostro modo di dormire e un esempio sono le classiche nottate estive passate a sudare nel nostro letto. Ma non solo; gli adulti si addormentano più tardi, si svegliano prima e dormono meno durante le notti più calde.
E gli effetti peggiorano all’aumentare delle temperature, ma dipendono molto dai soggetti: con l'aumento di un grado delle temperature minime, gli anziani soffrono due volte tanto; le persone che abitano in Paesi poveri soffrono tre volte di più rispetto a chi abita nei Paesi più ricchi; le donne soffrono molto più il caldo rispetto agli uomini. Ma a questo punto sorge una domanda, cosa accadrà in futuro dato che le temperature continueranno ad aumentare?
Gli studiosi confermano che la crisi climatica potrà rendere ancora più netta la distinzione tra Paesi ricchi e poveri e potrebbe essere necessario fare dei pisolini diurni per compensare le ore di sonno perdute durante la notte. L'effetto dell'aumento termico tenderebbe a peggiorare sia sul fisico che sulla mente.
Secondo le tendenze mondiali a causa della crisi climatica le temperature nel globo terrestre sono destinate ad aumentare e questo potrebbe causare entro la fine del secolo in media due settimane di notti disturbate dal caldo.
Cifre che naturalmente dovranno essere attenzionate dalle future generazioni, specie per chi nascerà o vivrà dal 2100 in poi. Ciò non toglie che la società attuale che vivrà per i prossimi 80-90 anni dovrà capire come affrontare la situazione ma soprattutto come agire al problema del riscaldamento globale.
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