Trema la California, popolazione in fuga: "si teme il Big One"
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Ieri sera, intorno alle 8:19PM (ora locale) 5:19 AM (Roma), la California è stata colpita da un nuovo violento terremoto di magnitudo 7.1 Richter a 17 km di profondità.
L'epicentro è stato localizzato nella Searles Valley, nei pressi della base della Marina statunitense di China Lake che è famosa per i test missilistici.
Questa nuova fortissima scossa ha provocato danni ingenti con crepe nelle case, nelle strade e alcuni incendi dovuti alla rottura delle tubature del gas e della rete elettrica, le autorità, infatti, stanno spiegando come staccare le tubature per evitare altri danni.
I Vigili del Fuoco di San Bernardino hanno parlato di case spostate, muri distrutti, strade quasi dissestate, insomma danni veramente molto ingenti.
Per evitare altri scongiuri, le autorità di Los Angeles, hanno disposto la chiusura delle attrazioni turistiche, come Disneyland Park, dove sono stati avviati dei controlli di sicurezza.
La paura della popolazione
Vista la preoccupazione di un possibile arrivo del Big One, ovvero un sisma che potrebbe superare il decimo grado della scala Richter, molti residenti hanno deciso di scappare, abbandonando le loro abitazioni, per dirigersi in luoghi più sicuri.
Da sempre la California è considerata l'area più pericolosa al mondo per i terremoti, infatti, in passato si sono verificati terremoti fino a 8 Richter che hanno causato moltissimi danni e l'evento è così particolare che molte case cinematografiche hanno realizzato dei film a tal proposito, in particolare ricordiamo San Andreas, che fa vedere proprio come si comporta la popolazione con il Big One.
Secondo gli esperti, e alcune previsioni, il Big One colpirà le aree di Los Angeles e San Francisco entro il 2035 con conseguenze catastrofiche, proprio come nel film San Andreas, con incendi e tsunami.
Intanto i sismologi prevedono un'altra scossa entro la prossima settimana, stavolta più bassa, di 5 Richter. Inoltre, sempre i sismologi affermano che, i terremoti in California si verificano ogni 10-20 anni, e l'ultimo risale a 20 anni fa, quindi rientra nel ciclo dei "Tempi di ritorno".